domenica 13 marzo 2016

L’intervento : Il nuovo reato di omicidio stradale. Commento dell’avv. Raffaele Gaetano Crisileo

Condividiamo pienamente la nuova novella che ha introdotto il reato di omicidio stradale e le nuove modifiche al codice della strada; ciò  in concreto significa, a nostro parere,  più controlli e prevenzione per chi si mette alla guida ubriaco o sotto l’effetto delle droghe oppure se,  dopo aver investito qualcuno,  fugge. Le statistiche  sono concordi nel sottolineare sia il numero di incidenti stradali ( che è alto davvero ! ) con lesioni a persone  (quasi 200 mila l’anno) sia il numero di decessi l’anno, per questa causa, quasi 4.000  persone che perdono la vita. A questi dati se ne aggiungono altri significativi, come ad esempio : 260 mila feriti l’anno, 200 incidenti stradali.  Si pensi che nei primi mesi di questo nuovo anno 2016  i casi di pirateria stradale sono arrivati, in un arco temporale di soli 60 giorni, addirittura a 160 ed il numero dei deceduti, vittime della strada, è salito a 18. Dopo anni di manifestazioni, di battaglie da parte di numerose associazioni e di singoli, che si sono fatti portavoce di questa grave situazione che, nel tempo era diventata patologica, finalmente è diventata legge dello stato l’omicidio stradale. La nuova norma prevede che vengano puniti, per dolo e per colpa, i guidatori che, in stato di ebbrezza o per aver assunto droghei, guidano un’autovettura da inconscienti trasformando la strada in una pericolosa e mortale pista di corsa.
Le novità principali della nuova legge sono essenzialmente l’introduzione dei due nuovi reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali. In buona sostanza  la vecchia legge è stata modificata ed è stata portata agli standard europei : per chi si mette alla guida in stato di ebbrezza o dopo di avere assunto stupefacenti e causa la morte di qualcuno la pena della reclusione va da cinque a dodici anni. Se l’investitore si mostra lucido e sobrio, ma la sua velocità di guida è il doppio del consentito, la pena va da 4 ad 8 anni. In caso di omicidio multiplo, la pena può essere triplicata, ma non superiore a 18 anni. E ‘ invece punito con la reclusione da 6 mesi a 2 anni chi, guidando non sobrio o non lucido, procura lesioni. Nel caso di lesioni le pene aumentano se chi guida è ubriaco o drogato  e nel caso di condanna o di patteggiamento ( anche se si ottiene la sospensione condizionale della pena sotto le comminatorie di legge ) viene revocata automaticamente la patente di guida ed una nuova patente potrà essere conseguita solo dopo 15 anni ( ci riferiamo al caso in cui vi è stato un omicidio stradale) o 5 anni ( nel caso di lesioni). Però,  nei casi particolarmente gravi, come ad esempio nel caso  di fuga da parte del conducente investitore,  una nuova patente di guida potrà essere conseguita soltanto dopo 30 anni dalla revoca.      
Ma inasprire la norma e creare una nuova novella per arginare il fenomeno, basta ? Questa è la domanda che ci dobbiamo porre. Molto onestamente riteniamo che accanto alla norma serva un processo di sensibilizzazione verso la popolazione, soprattutto quella fetta di popolazione più giovane; dunque sensibilizzazione accompagnata da una adeguata informazione. Sono necessari dibattiti, maggiori informazioni attraverso i mass media, una campagna d’informazione, insomma,  della nuova legge,  di recente entrata in vigore.  in tale quadro è necessario che venga compreso da parte di tutti, e non solo degli addetti ai lavori, che c’è stato un epocale cambio di rotta normativo e quindi giudiziario e che, da oggi in poi, i pirati della strada non godono di alcuna clemenza in quanto vi è stato  un mutamento di registro verso chi coscientemente e consapevolmente si mette alla guida in condizioni fisiche “scellerate” e non è “compos sui”, trovando  dinanzi a sé una barriera di diritto con cui si deve scontrare e duramente.
Avv. Raffaele Gaetano Crisileo