Condividiamo pienamente la
nuova novella che ha introdotto il reato di omicidio stradale e le nuove
modifiche al codice della strada; ciò in
concreto significa, a nostro parere, più
controlli e prevenzione per chi si mette alla guida ubriaco o sotto l’effetto
delle droghe oppure se, dopo aver
investito qualcuno, fugge. Le
statistiche sono concordi nel
sottolineare sia il numero di incidenti stradali ( che è alto davvero ! ) con
lesioni a persone (quasi 200 mila
l’anno) sia il numero di decessi l’anno, per questa causa, quasi 4.000 persone che perdono la vita. A questi dati se
ne aggiungono altri significativi, come ad esempio : 260 mila feriti l’anno,
200 incidenti stradali. Si pensi che nei
primi mesi di questo nuovo anno 2016 i
casi di pirateria stradale sono arrivati, in un arco temporale di soli 60
giorni, addirittura a 160 ed il numero dei deceduti, vittime della strada, è
salito a 18. Dopo anni di manifestazioni, di battaglie da parte di numerose
associazioni e di singoli, che si sono fatti portavoce di questa grave
situazione che, nel tempo era diventata patologica, finalmente è diventata
legge dello stato l’omicidio stradale. La nuova norma prevede che vengano
puniti, per dolo e per colpa, i guidatori che, in stato di ebbrezza o per aver
assunto droghei, guidano un’autovettura da inconscienti trasformando la strada
in una pericolosa e mortale pista di corsa.
Le novità principali della
nuova legge sono essenzialmente l’introduzione dei due nuovi reati di omicidio
stradale e di lesioni personali stradali. In buona sostanza la vecchia legge è stata modificata ed è
stata portata agli standard europei : per chi si mette alla guida in stato di
ebbrezza o dopo di avere assunto stupefacenti e causa la morte di qualcuno la
pena della reclusione va da cinque a dodici anni. Se l’investitore si mostra
lucido e sobrio, ma la sua velocità di guida è il doppio del consentito, la
pena va da 4 ad 8 anni. In caso di omicidio multiplo, la pena può essere
triplicata, ma non superiore a 18 anni. E ‘ invece punito con la reclusione da
6 mesi a 2 anni chi, guidando non sobrio o non lucido, procura lesioni. Nel
caso di lesioni le pene aumentano se chi guida è ubriaco o drogato e nel caso di condanna o di patteggiamento (
anche se si ottiene la sospensione condizionale della pena sotto le
comminatorie di legge ) viene revocata automaticamente la patente di guida ed
una nuova patente potrà essere conseguita solo dopo 15 anni ( ci riferiamo al caso
in cui vi è stato un omicidio stradale) o 5 anni ( nel caso di lesioni). Però, nei casi particolarmente gravi, come ad
esempio nel caso di fuga da parte del
conducente investitore, una nuova
patente di guida potrà essere conseguita soltanto dopo 30 anni dalla
revoca.
Ma inasprire la norma e
creare una nuova novella per arginare il fenomeno, basta ? Questa è la domanda
che ci dobbiamo porre. Molto onestamente riteniamo che accanto alla norma serva
un processo di sensibilizzazione verso la popolazione, soprattutto quella fetta
di popolazione più giovane; dunque sensibilizzazione accompagnata da una
adeguata informazione. Sono necessari dibattiti, maggiori informazioni
attraverso i mass media, una campagna d’informazione, insomma, della nuova legge, di recente entrata in vigore. in tale quadro è necessario che venga compreso
da parte di tutti, e non solo degli addetti ai lavori, che c’è stato un epocale
cambio di rotta normativo e quindi giudiziario e che, da oggi in poi, i pirati
della strada non godono di alcuna clemenza in quanto vi è stato un mutamento di registro verso chi
coscientemente e consapevolmente si mette alla guida in condizioni fisiche “scellerate”
e non è “compos sui”, trovando dinanzi a
sé una barriera di diritto con cui si deve scontrare e duramente.
Avv. Raffaele Gaetano
Crisileo