“In questo omicidio è importante delineare il profilo logico
investigativo del killer di Katia ed il suo modus operandi e quindi stabilire
se l’intrusione nella casa della vittima sia stata premeditata o
circostanziale; se l’omicidio sia stato premeditato o se sia avvenuto d’impeto,
analizzando tutti i fattori della scena del crimine a disposizione degli
investigatori. Considerato che la morte della giovane donna è direttamente
connessa all’intrusione del killer nella sua abitazione, bisogna anche
verificare se l’intrusione presenti le caratteristiche del bliz organizzato
oppure se l’omicidio presenti tutte le caratteristiche d’impeto ovvero del
delitto non premeditato e della perdita del controllo da parte del killer.
Innanzitutto – da quello che abbiamo letto sui mass media – pare che
l’intrusione nella casa di Katia e soprattutto – sempre a quanto abbiamo letto
sui giornali – la porta d’ingresso non presenta segni di effrazione. Ciò
potrebbe far ragionevolmente presumere che la vittima conoscesse il suo
assassino, almeno di vista. Altro elemento determinante è stabilire la presenza
eventuale di over killing ( colpi successivi alla morte, sul corpo della
vittima); ciò si potrà sapere solo all’esito dell’esame autoptico anche se non
pare ciò sia avvenuto, a quanto si è appreso sempre, con il beneficio
d’inventario, dai mass media. Molto verosimilmente, l’assassinio di Katia è
entrato nella sua abitazione per uno scopo primario che, forse, non era
l’omicidio, ad esempio per prendere qualcosa.In questo contesto, il killer aveva
certamente premeditato l’intrusione, ma non l’omicidio che, probabilmente, è
avvenuto solo in seguito alla perdita di controllo da parte dell’assassino (
movente psicologico).
In ultima analisi si potrebbe ipotizzare che se l’assassino è un uomo,
una volta esclusa l’ipotesi della rapina, il killer abbia avuto l’intento
primario della vendetta, della ritorsione; se, invece, si ipotizza che
l’assassino sia una donna ( cosa un po’ difficile!) e se si esclude, anche in
questo caso, l’ipotesi della rapina, il suo intento primario è uno sfregio o un
dispetto che poi è sfociato in un non - previsto omicidio”
avv. Raffaele Gaetano Crisileo
Articolo tratto da www.casertace.net pubblicato il 22 luglio 2013avv. Raffaele Gaetano Crisileo