domenica 18 agosto 2013

L’ANALISI – IL DELITTO KATIA TONDI E’ UN OMICIDIO COMPLESSO.


“In questo omicidio è importante delineare il profilo logico investigativo del killer di Katia ed il suo modus operandi e quindi stabilire se l’intrusione nella casa della vittima sia stata premeditata o circostanziale; se l’omicidio sia stato premeditato o se sia avvenuto d’impeto, analizzando tutti i fattori della scena del crimine a disposizione degli investigatori. Considerato che la morte della giovane donna è direttamente connessa all’intrusione del killer nella sua abitazione, bisogna anche verificare se l’intrusione presenti le caratteristiche del bliz organizzato oppure se l’omicidio presenti tutte le caratteristiche d’impeto ovvero del delitto non premeditato e della perdita del controllo da parte del killer. Innanzitutto – da quello che abbiamo letto sui mass media – pare che l’intrusione nella casa di Katia e soprattutto – sempre a quanto abbiamo letto sui giornali – la porta d’ingresso non presenta segni di effrazione. Ciò potrebbe far ragionevolmente presumere che la vittima conoscesse il suo assassino, almeno di vista. Altro elemento determinante è stabilire la presenza eventuale di over killing ( colpi successivi alla morte, sul corpo della vittima); ciò si potrà sapere solo all’esito dell’esame autoptico anche se non pare ciò sia avvenuto, a quanto si è appreso sempre, con il beneficio d’inventario, dai mass media. Molto verosimilmente, l’assassinio di Katia è entrato nella sua abitazione per uno scopo primario che, forse, non era l’omicidio, ad esempio per prendere qualcosa.In questo contesto, il killer aveva certamente premeditato l’intrusione, ma non l’omicidio che, probabilmente, è avvenuto solo in seguito alla perdita di controllo da parte dell’assassino ( movente psicologico).
In ultima analisi si potrebbe ipotizzare che se l’assassino è un uomo, una volta esclusa l’ipotesi della rapina, il killer abbia avuto l’intento primario della vendetta, della ritorsione; se, invece, si ipotizza che l’assassino sia una donna ( cosa un po’ difficile!) e se si esclude, anche in questo caso, l’ipotesi della rapina, il suo intento primario è uno sfregio o un dispetto che poi è sfociato in un non - previsto omicidio”

                                                                                                       avv. Raffaele Gaetano Crisileo
  
Articolo tratto da www.casertace.net  pubblicato il  22 luglio 2013