Il
riscontro diagnostico e l'autopsia giudiziaria sono interventi lesivi del
cadavere previsti da esplicite norme.
Il
D.P.R. n. 285/90 (Regolamento di Polizia Mortuaria) fa una distinzione
fra riscontro diagnostico e autopsia giudiziaria quanto alle diverse finalità
cui mirano : clinico-scientifiche il primo, e giuridico-forensi il
secondo.
Il
riscontro diagnostico sui cadaveri è disciplinato dalla Legge n. 83/ 1961 e
dall'art. 37 del Reg. Polizia Mortuaria ed è un'operazione anatomo-patologica
che consente di riscontrare, al tavolo anatomico, la causa della morte
per le seguenti finalità:verifica anatomica della diagnosi clinica; chiarimenti
clinico-scientifici;riscontro di malattie infettive;?accertamento delle cause
di morte di deceduti senza assistenza medica, trasportati in ospedale o in
obitorio; accertamento delle cause di morte delle persone decedute a
domicilio, quando sussiste dubbio sulla causa stessa.
Il
riscontro diagnostico è obbligatorio per i cadaveri delle persone decedute
senza assistenza medica, trasportati ad un ospedale o ad un deposito di
osservazione o ad un obitorio.
Negli
altri casi è disposto d'autorità dai direttori, primari o medici curanti
di persone decedute negli ospedali per il controllo della diagnosi o per
il chiarimento dei quesiti clinico-scientifici. E' disposto sui cadaveri
di persone decedute a domicilio quando la morte sia dovuta a malattia infettiva
e diffusiva o sospetta di esserlo, o a richiesta del medico curante quando
sussista il dubbio sulla causa della morte.
Nessuno
si può opporre al riscontro diagnostico.
Viene
eseguito dall'anatomo-patologo ospedaliero per la individuazione delle cause
del decesso ed e' redatta un'apposita relazione
L'autopsia
invece è l'attività settoria che viene eseguita per disposizione
dell'autorità giudiziaria e si differenzia dal riscontro diagnostico perchè non
ha lo specifico fine di riscontrare l'esattezza della diagnosi clinica, nè è
soggetta alle limitazioni vigenti per i riscontri diagnostici che vietano le
operazioni settorie non necessarie ad accertare la causa della morte.
Alla
luce di cio' ritengo che il riscontro diagnostico e' compatibile
con l'autopsia
Raffaele Crisileo