Avv. Raffaele Gaetano
Crisileo
Siamo perplessi a
proposito di una specifica norma contenuta nel testo di Disegno di Legge
“Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e all'ordinamento
penitenziario”, approvato al Senato e ora in discussione alla Camera che, se
confermato, rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici
Giudiziari (Opg).
Verrebbe in pratica
ripristinata la vecchia normativa disponendo il ricovero di detenuti nelle
Residenze per le Misure di Sicurezza (Rems) come se fossero i vecchi OPG. In
altre parole le Rems rischiano di diventare a tutti gli effetti i nuovi Opg e
smentiscono la riforma che ha chiuso di recente gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari.
Ci riferiamo alla legge n. 81 del 2014 che vede, nelle misure alternative alla detenzione, costruite sulla base di
un progetto terapeutico riabilitavo individuale, la riposta da offrire.
Concordiamo con la linea di pensiero di coloro che sostengono che gli OPG
sono stati chiusi e non possono essere riaperti sotto una nuova e mentita
spoglia.
Molte associazioni stanno
effettuano delle staffette del digiuno ora che questo DDL e' in discussione
alla Camera, per fare in modo che la norma che riguarda lo specifico settore
venga prima stralciata e poi eliminata.
Condividiamo anche la
linea dell’ex Commissario unico per il superamento degli OPG che ha
avviato, da meta' di aprile scorso, la staffetta del digiuno che si
protrarrà fino alla conclusione del dibattito di questo Disegno
di Legge attualmente in discussione alla Camera. Lo
slogan "IO DIGIUNO" portato avanti da questo significativo e
consistentevMovimento di pensiero sta raccogliendo adesioni da ogni parte
perche' nobile e chiara e' la sua finalita': non devono tornare gli
Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Questo Ddl deve rispettare la ratio
ispiratrice del legislatore e le Rems - pensate proprio
come alternativa agli Opg e dunque alla logica manicomiale - rischiano
invece (ora e purtroppo) di “diventare i nuovi Opg” come ha piu' volte
dichiarato
il Movimento "TOP OPG IO DIGIUNO"
che ha lo scopo di evitare che ciò accada di nuovo.
Gli Opg, chiusi da poco,
non debbono tornare in vita sotto il nome di Rems; queste deve essere delle
residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza detentive sorte per
superare il sistema manicomiale a favore di programmi ad personam e
non sono un posto in cui rinchiudere chi non si sa dove mettere solo perché non
può stare in carcere. Così facendo esse tornerebbero ad essere degli
Opg dove rinchiudere i malati mentali “socialmente pericolosi”.
Il conseguente
sovraffollamento renderebbe impossibile i trattamenti
terapeutico-riabilitativi che sono la base del superamento della logica
manicomiale, dunque dei diritti della persona e alla salute per cui si è tanto
lottato e si sta ancora lottando.
"Come più
volte affermato - come si legge sul sito www.stopopg.it - se il problema che si vuol risolvere con l’emendamento è garantire
l’assistenza sanitaria ai detenuti, troppo spesso impedita dalle drammatiche
condizioni delle carceri, la soluzione è ben altra". Concordiamo
Con chi sostiene
che " Occorre qualificare e implementare nelle carceri i programmi dei
dipartimenti di salute mentale, di prevenzione e di presa in carico delle
persone con problemi di salute mentale, anche attraverso le sezioni di
osservazione psichiatrica e le previste articolazioni psichiatriche nelle
carceri stesse (con strutture e personale adeguato e formato). Ma soprattutto
incentivare le misure alternative alla detenzione".
Tutto cio'
perche' le Rems non devono diventare il contenitore unico per i
“folli rei e per i rei folli”, riproducendo all’infinito la logica
manicomiale".
Ecco perche' secondo noi
- correttamente - il Comitato mantiene aperta la mobilitazione, sia in vista
della ripresa del dibattito alla Camera sul disegno di legge, sia perche la
riforma per il superamento degli Opg abbia successo.